Stiamo per entrare nella stagione calda in cui, oltre al più “blando” ventilatore, daremo particolare rilevanza al climatizzatore, un elettrodomestico sempre più presente nelle nostre case, anche perché mantenere un ambiente fresco può essere garanzia di buona salute, oltre che di piacevole comfort.
Tale apparecchio, che ha necessità di energia elettrica per funzionare, se da un lato abbassa la temperatura, dall’altra alza invece la bolletta della luce: il suo uso, se incontrollato, può tradursi in una spesa notevole, oltre all’impatto ecologico da non sottovalutare. Vediamo insieme qualche suggerimento per una corretta climatizzazione per interni, nel rispetto del benessere, della salute, dell’ambiente e, perché no, anche del portafoglio!
La prima regola è relativa alla scelta del modello, da considerare in base alla metratura e alle precise esigenze di ogni appartamento. In questo modo, si potrà valutare il condizionatore più consono, la potenza adeguata ai locali da rinfrescare e tutte le funzioni necessarie.
Una volta acquistato l’apparecchio idoneo, bisogna individuare la corretta temperatura da impostare, evitando di regolarla a livelli troppo bassi rispetto all’ambiente esterno. Infatti, può essere sufficiente impostarla intorno a 25° o 27°C, sia per limitare gli sprechi, sia per preservarsi da possibili malanni causati da bruschi sbalzi termici.
Per garantire ottime prestazioni e risparmio energetico, si suggerisce di scegliere un modello a tecnologia inverter, in grado di modulare la potenza di erogazione necessaria adeguandola all’effettiva necessità, mantenendo i gradi costanti pur con una potenza minima. I climatizzatori sono apparecchi utilizzati senza dubbio per abbassare la temperatura, ma con un’ulteriore funzione complementare, che è quella di deumidificare l’aria e, per questo, è sufficiente abbassare il clima dell’appartamento di circa 5° per avere già una condizione di benessere.
Un altro metodo per usare il climatizzatore con intelligenza è evitare le dispersioni termiche, abbassando le tapparelle o oscurando le finestre con delle tende, o ancora applicando pellicole solari ai vetri, per bloccare l’azione nociva dei raggi UV e, ovviamente, mantenendo chiuse le finestre quando il condizionatore è in uso. Cerchiamo anche di facilitare la ventilazione naturale, magari sfruttando una leggera corrente, utile anche per il ricambio d’aria, ovviamente a climatizzatore spento. Buona regola anche considerare la tempistica di utilizzo dell’apparecchio, senza tenerlo acceso da mattina a sera, ma sfruttandolo nei momenti più caldi: una volta rinfrescate le stanze, tenendo chiuse porte e finestre, si eviterà che esca il fresco ed entri il calore dall’esterno.
Anche la postazione è importante, e sarà decisa compatibilmente al modello prescelto. Esistono in commercio, infatti, modelli fissi, da installare a muro, (ovviamente solo da tecnici specializzati, come per esempio Reggio Calor a Reggio Emilia, o in ogni caso dal vostro installatore di fiducia), volendo anche stanza per stanza, specie se l’appartamento è grande, (da posizionare in alto per favorire la distribuzione uniforme dell’aria fredda), oppure quelli portatili, più idonei ad ambienti di dimensioni ridotte, dotati di ruote per trasportarli facilmente da una camera ad un’altra. Questi ultimi, peraltro, sono stati sottoposti alle restrizioni delle normative europee, che hanno imposto la sostituzione di gas particolarmente nocivi con fluidi sintetici ed ecologici, per eliminare l’impatto dannoso sull’ambiente.
A volte non ci si pensa, ma ottimizzando le fonti di calore interne, come l’accensione in contemporanea di elettrodomestici quali lavatrice, pc e televisore, per esempio, la temperatura in casa tende ad aumentare. Il consiglio è quindi di accenderli soltanto nel momento di necessità, per evitare un intenso ed eccessivo sovraccarico di temperatura.
Anche avere piante in casa può favorire la riduzione del calore, fino a 2/3° in meno. Meglio ancora sarebbe posizionarle sul tetto, capace di isolare l’innalzamento ma, se ciò non è possibile, il consiglio è comunque quello di tenere del verde in appartamento, terrazzi e balconi.
Molto importante è anche la manutenzione del climatizzatore, che deve sempre essere riposto pulito dopo l’ultimo utilizzo, nonché rinfrescato accuratamente all’apertura della stagione successiva: non dimentichiamo che il filtro cattura sporco e polvere che, diversamente, entrerebbero in circolo nell’aria condizionata.
Ricordiamoci anche degli incentivi fiscali: infatti, grazie all’Ecobonus è possibile usufruire di detrazioni, del 65% per l’acquisto di sistemi ad alta efficienza energetica che sostituiscano un vecchio impianto, e del 50% per condizionatori a pompa di calore, anche non ad alta efficienza energetica, in supporto a sistemi già presenti, e per apparecchi di classe energetica alta (A+), fino a un massimo di 10.000 € per edificio.
Ed infine, un consiglio supplementare, legato all’utilizzo del climatizzatore: l’acqua depositata nel serbatoio frutto della condensa, risulta demineralizzata e priva di calcare e, di conseguenza, può essere raccolta ed utilizzata, per esempio, per il ferro da stiro. Ottimizziamo le risorse, per aumentare economia e risparmio domestici!