donna che prende integratore di acido folico

Acido folico: quanto è importante e quando assumerlo?

L’acido folico, una vitamina del gruppo B essenziale per il nostro organismo, svolge un ruolo di primo piano nella prevenzione delle malformazioni congenite. In particolare, durante la gravidanza, è raccomandato per garantire il corretto sviluppo del feto e ridurre il rischio di difetti del tubo neurale. Scopriamo insieme perché questa vitamina è così importante, quando assumerla e come integrarla nella nostra alimentazione o con specifici supplementi.

Cos’è esattamente l’acido folico

L’acido folico rappresenta la versione sintetica della vitamina B9, distinta dai folati naturalmente presenti negli alimenti. Mentre l’organismo produce quantità molto limitate di questa molecola, è fondamentale garantirne l’apporto attraverso una dieta equilibrata o specifici integratori.

La storia dell’acido folico affonda le radici nella prima metà del Novecento. Il termine “folico” deriva dal latino “folium”, che significa foglia, proprio per la sua abbondante presenza nelle verdure a foglia verde. La sua scoperta risale agli anni ’40, quando i ricercatori iniziarono a comprendere il ruolo di questa molecola nella prevenzione dell’anemia.

Inizialmente identificato nelle foglie di spinaci, l’acido folico ha rapidamente rivelato la sua importanza in numerosi processi biologici. La svolta scientifica arrivò nel 1998, quando gli Stati Uniti resero obbligatoria la fortificazione di alcuni alimenti con acido folico, al fine di ridurre i difetti del tubo neurale nei nascituri.

Questo straordinario componente nutrizionale svolge funzioni essenziali nel nostro corpo. Interviene attivamente nella sintesi del DNA e dell’RNA, supportando la proliferazione e il differenziamento cellulare. Il suo ruolo diventa particolarmente cruciale durante lo sviluppo embrionale, tanto da renderlo un elemento irrinunciabile per le donne in gravidanza.

Ruolo preventivo e terapeutico

Le ricerche più recenti stanno esplorando potenziali connessioni tra l’acido folico e la prevenzione di alcune condizioni di salute. Alcuni studi preliminari suggeriscono un possibile ruolo nella riduzione del rischio di alcuni tipi di tumore, nella gestione della depressione e persino nel supporto neurologico.

In sinergia con le vitamine B12 e B6, l’acido folico contribuisce a mantenere bassi i livelli di omocisteina nel sangue, riducendo conseguentemente il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, sostiene la produzione di globuli rossi sani e promuove un corretto metabolismo del ferro.

Fonti alimentari e biodisponibilità

Una dieta ricca e variegata può fornire una quota significativa di acido folico. Verdure a foglia verde come spinaci, lattuga e broccoli, legumi, frutta come fragole e agrumi, nonché frutta secca rappresentano fonti naturali eccellenti.

È importante specificare che una preparazione troppo elaborata, o una cottura prolungata, può ridurre significativamente il contenuto di folati. Pertanto, è consigliabile consumare questi alimenti preferibilmente crudi o leggermente cotti, al fine di preservarne il valore nutrizionale.

Fabbisogno giornaliero e raccomandazioni

La dose raccomandata varia a seconda delle condizioni individuali. Per un adulto, si consiglia generalmente 0,4 mg al giorno. Per le donne in età fertile o in gravidanza, il fabbisogno aumenta fino a 0,6 mg giornalieri. Durante l’allattamento, la quota si attesta intorno a 0,5 mg.

In fase di gestazione, l’acido folico diventa un vero e proprio “scudo protettivo” per lo sviluppo del feto. La sua assunzione nei primi tre mesi di gravidanza è fondamentale per prevenire difetti del tubo neurale, che possono causare gravi malformazioni come la spina bifida.

Fattori di rischio e carenze

Alcuni elementi possono compromettere l’assorbimento o aumentare il fabbisogno di acido folico. Tra questi figurano l’assunzione di specifici farmaci, il consumo eccessivo di alcol, patologie come il diabete, la celiachia e alcune sindromi da malassorbimento. Particolari attenzioni vanno riservate a individui con mutazioni del gene MTHFR, che può interferire con il metabolismo dei folati.

La mancanza di acido folico può provocare serie ripercussioni sulla salute. L’anemia megaloblastica rappresenta uno dei rischi più significativi, caratterizzata da sintomi come stanchezza, difficoltà di concentrazione e irritabilità.

Integrazione e supplementazione

L’integrazione diventa fondamentale in specifiche condizioni: durante la programmazione di una gravidanza, nel corso della gestazione, in caso di diete restrittive o in presenza di particolari condizioni di salute che ne incrementano il fabbisogno.

La corretta assunzione di acido folico rappresenta un investimento prezioso per la propria salute, un piccolo accorgimento che può fare la differenza nel benessere complessivo dell’organismo.