Molti non sanno nemmeno cosa sia un gruppo elettrogeno nello specifico, ma se si elencano le cose che si possono fare con questi prodotti, di certo si resta stupiti.
Stiamo parlando di una macchina in grado di produrre energia elettrica a partire da energia termica di combustione. Va bene, scritto così sembra arabo, in realtà è mera ingegneria meccanica ed elettrica. In altre parole, si tratta di un apparecchio in grado di trasformare l’energia termica, normalmente alimentata da benzina, nafta, gas gpl (e in alcuni casi abbinata anche a pannelli fotovoltaici), che attraverso un processo di combustione permette il movimento dei pistoni in grado di generare energia meccanica tramite un alternatore. Questa energia, attraverso il principio di induzione elettromagnetica riesce a generare successivamente energia elettrica, ovvero in corrente continua o alternata, il tutto con sole due conversioni a cascata.
Certo non è semplice capire quale gruppo elettrogeno acquistare o noleggiare, (ci sono aziende specializzate e professionali che offrono questi servizi, come per esempio LL Air Service rivenditore Atlas Copco a Padova) per un evento di piazza, per una festa campestre, per alimentare un capannone di una fabbrica, o semplicemente per alimentare la corrente del gruppo di camperisti mentre siete in vacanza, oppure su una barca, o per alimentare degli stand a qualche mercatino di Natale, fiere e chi più ne ha più ne metta.
I modelli sono tanti e si scelgono per lo più tenendo in considerazione caratteristiche come:
Tipologia di alimentazione – Come detto poco fa, vi sono svariate tipologie di alimentazione: benzina, diesel, gpl, metano, ma quello attualmente più commercializzato è quello a benzina verde.
Potenza massima – Si oscilla tra gli 1 e i 3 Kw per i generatori piccoli, in grado di alimentare alcune lampadine fino a giungere a gruppi elettrogeni in grado di dare energia ad uno stadio, l’importante in questo caso è il tempo di “pausa” utile per il raffreddamento della macchina.
Autonomia – Se si ragiona in termini di pieno di carburante è giusto valutare il massimo di energia che si può trarre da questa operazione, quindi quanto tempo durerà l’elettricità fornita, ovvero l’autonomia.
Tensione in uscita – solitamente si tratta di corrente a 230V – 50Hz, per intenderci la stessa corrente presente nelle principali case italiane, che consente l’attacco di qualsiasi utenza elettrica.
Tipologia di corrente in uscita – Parliamo della comune “presa” che viene fornita per potersi allacciare al gruppo e beneficiare della corrente. Può essere continua, alternata, trifase, monofase, … tra le più diffuse per l’acquisto e il nolo, vi è quella a corrente alternata, poiché in grado di collegare direttamente utenze elettriche attaccando solamente la spina.
Se pensate di aver preso in considerazione tutto, siete pronti per l’acquisto, ma attenti a non dimenticarvi la destinazione finale, quindi l’utilizzo che ne fate, perché ultimo aspetto importante da non trascurare è il rumore. La rumorosità infatti, cambia a seconda del peso della macchina e l’avviamento, che può essere a strappo (come i vecchi tosaerba) oppure con accensione elettronica (mezzo pulsante o chiave).