In questa estate 2017 appena cominciata, dopo le due isole maggiori, Sardegna e Sicilia, è la Puglia ad aggiudicarsi il terzo, prestigiosissimo posto di Legambiente, che ha assegnato le proprie ambite vele blu sulle coste di ben 40 località pugliesi. Ben 7 di queste hanno addirittura ottenuto le 5 vele, il massimo riconoscimento che viene assegnato dopo che a ciascun comune è attribuito un punteggio da 1 a 100, sintetizzato nel conferimento delle vele.
I sette siti che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento fanno parte di due diversi comprensori turistici: stiamo parlando di Otranto e Melendugno (di quest’ultimo comune si ricordano le marine di San foca, Roca e Torre dell’Orso dove sorge l’Araba Fenice Village ), per l’Alto Salento, e di Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno nella Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari.
Grande soddisfazione dunque, durante la presentazione del volume/guida “Il mare più bello 2017”, (che rappresenta l’essenza di Legambiente e del Touring, giunta quest’anno alla sua diciassettesima edizione, edita dal Touring Club Italiano in collaborazione con BCC Credito Cooperativo, in libreria al prezzo di 19.90 €, 256 pagine), è stata mostrata dal Presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, da Loredana Capone, Assessore al Turismo della Regione, dal direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, nonché dai sindaci dei Comuni premiati con le 5 vele.
“Anche in questa edizione la Puglia sale sul podio per numero di vele che sventolano nelle località costiere, per la prima volta raggruppate in comprensori turistici”, ha commentato il Presidente con comprensibile orgoglio, aggiungendo che la sfida lanciata quest’anno da Legambiente non intende mettere in competizione fra loro i vari Comuni, ma anzi creare sinergia tra le varie esperienze di successo, riscontrate nell’offerta turistica a 360° e nelle scelte di tutela, conservazione e gestione del territorio.
Quest’anno la Guida presenta infatti, come novità, l’individuazione di comprensori turistici che raggruppano più località: come spiegato anche dal responsabile Turismo di Legambiente, Angelo Gentili, l’associazione ha inteso premiare quelle aree che stanno dimostrando significativi impegni per la valutazione del territorio, i servizi turistici in chiave ecologica, la filiera agroalimentare per eccellenza, segnalando come le comunità territoriali possono valorizzare le nostre coste ed il nostro mare più bello, arricchiti da paesaggi incantevoli ricchi di storia, tradizione e cultura.
L’Assessore Loredana Capone ha poi aggiunto le finalità riconosciute dalla Regione, vale a dire “spingere i Comuni a fare sistema per proporre un’offerta turistica integrata” nonché rafforzare l’importante concetto di “internazionalizzazione e destagionalizzazione, due obiettivi che si possono raggiungere solo con l’offerta di tutto un territorio con le sue spiagge, la sua cultura, l’enogastronomia e l’ambiente dell’entroterra”.
Oltre a quelli premiati con le 5 vele, altri Comuni sono stati riconosciuti meritevoli, per un totale di tutto rispetto di ben 11 i comprensori pugliesi che rientrano nella Guida 2017.
Assegnatari da 2 a 4 vele, l’Alto Salento Ionico, con i Comuni di Maruggio, Nardò, Gallipoli, Manduria e Porto Cesareo, e il Basso Salento Ionico, di cui fanno parte Castro, Andrano, Diso, Tricase e Santa Cesarea Terme);
da 6 a 3 vele, nuovamente il Basso Salento Ionico con Racale, Salve, e Ugento, Capo di Leuca con Patù, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, la Costa della Puglia Imperiale con Margherita di Savoia, Giovinazzo, Trani, Bisceglie, il Gargano Nord, di cui fanno parte Chieuti, Lesina, Peschici, Sannicandro Garganico, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Vieste, il Gargano Sud con Mattinata, Monte Sant’Angelo, e le Isole Tremiti;
da 1 a 2 vele, riconoscimenti al Golfo di Taranto, con Ginosa e Castellaneta.